Kitzbühel

Famosa per lo Sci alpino, la attraversavo spesso per lavoro, nel percorso che dal Passo Monte Croce Carnico, passando per Lienz ed il Felbertunnel porta in Tirolo dove. La percorrevo dalle quattro alle sei volte l’anno. Tra il Felbertunnel e Kitzbuhel si sale un altro passo, il Pass Turm, nelle giornate limpide, dal posteggio che si trova a circa un km dal passo si può godere di una vista panoramica sulla sottostante vallata.

A Kitzbuhel mi sono fermato qualche volta per una passeggiata in paese, sempre evitando i periodi turistici, in un paio di occasioni a pranzo con clienti in trasferta nella zona, in altre passeggiando per il paese, in attesa di visitare un cliente con sede nelle vicinanze.

Il centro storico è bello ed accogliente, da qui, risalendo una collina sopra il borgo più antico si raggiungono due chiesette ed il cimitero che le circonda. In una occasione, dopo aver visitato le due chiesette di Sant’ Andrea e la più piccola, ma non meno bella, Liebfrauenkirche gironzolando nel cimitero e godendomi i raggi di sole di fine ottobre la mia curiosità fu attratta da un ammasso di foulard, erano bianchi, simili ai molti che ho visto nei monasteri buddisti, sotto ai foulard si leggeva un nome che ha riacceso la mia memoria, si avevo dimenticato che fosse nato qui, ma comunque non sapevo che qui fosse sepolto: il compagno di “fuga” del più conosciuto Heinrich Harrer, si trattava di  PETER AUFSCHNEITER, ……  “7 anni in Tibet”, bel libro e poi bel film; triste la fine che hanno fatto quella regione e quella popolazione dal 1959 nella continua indifferenza del mondo.

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