Schwechat è una cittadina industriale a sud est di Vienna, le raffinerie si vedono da lontano, da molto lontano. Schwechat è anche il nome dell’Aeroporto di Vienna, HUB austriaco. Da quando dopo l’esperienza a Malpensa del 25 ottobre 1998 ho deciso di non frequentare più, se non per lauto compenso, gli aeroporti di Malpensa e Fiumicino oltre alla compagnia di bandiera ripetutamente salvata da fallimento a puri scopi elettorali scaricando i debiti e costi sui cittadini italiani, l’aeroporto di Vienna è ora uno di quelli dai quali solitamente parto per voli extra nazionali, di solito arrivandoci da Venezia. La compagnia Austriaca, come quella Svizzera e Slovena, hanno vissuto esperienze simili alla “nostra Tricolore” ma la capacità dei politici di quelle nazioni ha fatto si che quelle compagnie entrassero nell’orbita” di Lufthansa senza problemi, da noi invece, continuiamo a pagare le incapacità ed i timori di frequentatori di poltrone.
Considero quello di Schwechat un discreto Aeroporto: ben collegato alla citta di Vienna, ben organizzato come arrivi e partenze, ben servito come parcheggi anche a lungo termine. Pulito negli interni con discreto sistema di informazioni e cortesia del personale. In una occasione ci sono atterrato arrivando da Cracovia sotto una nevicata, mentre a Venezia non ci si poteva arrivare per una spolverata di neve. Ho volato alla Cracovia, Bucharest e San Pietroburgo sia direttamente che proveniente da Venezia; gli unici “ritardi” li ho avuti nel dicembre 2001 al ritorno da Cracovia sulla coincidenza per Venezia perché proprio Venezia non riceveva regolarmente, causa neve e ghiaccio: mentre da Cracovia ero partito durante una fitta nevicata per atterrare e decollare da Vienna con condizioni ben peggiori. Al ritorno da San Pietroburgo, nel 2018, ho perso molto tempo al controllo passaporti in arrivo e per ripetuti controlli di sicurezza, comprensibili dato il periodo, riuscendo a prendere l’aereo solamente perché l’imbarco era stato ritardato di 45 minuti. Per il resto un discreto servizio.
Sempre nel 2018, avendo scelto di raggiungere Vienna con il primo volo del mattino per proseguire verso San Pietroburgo alle 12.50, scelta fatta per prevenire possibili ritardi con una coincidenza di soli 35 minuti se fossi partito con il volo seguente da Venezia; per impegnare il tempo ho deciso di visitare la “Terrazza Panoramica e l’annesso Museo” che si trovano all’ultimo piano della struttura.
Pochi euro per l’accesso, vista non eccezionale, ma un passatempo originale in una giornata soleggiata.
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Per vedere i decolli e gli atterraggi invece ho soluzioni diverse e più entusiasmanti. L’aeroporto è dotato di 2 piste, all’esterno delle quali, nei pressi delle recinzioni, si trovano alcuni punti panoramici, attrezzati per “Plain Spotters” interessati a fotografare il movimento da distanza ridotta. Lungo la pista “est” esiste una “collinetta” artificiale all’intersezione tra le due piste, attrezzata con tavolino e panchine, più distanti, lungo la rete di recinzione, in 3 punti sono stati istallati alcuni pannelli in acciaio Inox con dei “fori” attraverso i quali si osservano e fotografano comodamente gli aerei in decollo od atterraggio. Ovviamente l’accesso non è possibile in macchina, ma esclusivamente a piedi od in bicicletta. La macchina può essere parcheggiata nella località di Klein Neusiedl o nei pressi del piccolo cimitero di Enzendorf, all’estremità sud -est delle piste; da questi punti, con brevi passeggiate di 1,5-2,0 km, si raggiungono i punti “d’osservazione”. La zona è spesso ventosa, cosa che per un appassionato non rappresenta un problema dato l’affollamento che nelle mie rare visite ci ho trovato. I campi circostanti sono frequentati anche da Caprioli e Rapaci, meno interessati al traffico aereo.