Ungulati

Centrarli con la macchina può costare caro, anche se la regione è assicurata (all’epoca era la Provincia). Mi è capitato e mi hanno rimborsato il 50%,  per fortuna era piccolo! Strano che si sia suicidato: costeggiando un terrapieno con il piano piu alto della strada e coperto da arbusti ho solo visto l’ombra scendere con un salto davanti al cofano, contemporaneamente ho sentito il tonfo, per mia fortuna era piccola. Il vederla agonizzare per alcuni interminabili secondi non mi permise di pensare subito al danno od a me, non sapendo cosa fare ho solo sperato, per lei, che fosse breve, era una giovane femmina. L’amico che mi seguiva, e che era del posto, “piu esperto di me in materia” ha subito chiamato i carabinieri per la dichiarazione di investimento di fauna selvatica, un anno dopo, ho ricevuto la metà del danno e l’indicazione, “sono finiti i fondi”.  Mercì!   Il buon uomo che invece il Capriolo lo ha raccolto (dopo 15 minuti da quando siamo ripartiti il cadavere era gia “evaporato”), chissà in quanto tempo lo avrà finito.

Pochi mesi fa, uscendo da Serre di Rapolano (SI), c’era un Capriolo nel fosso, fermo, con la testa alzata e, fermatomi, ho constatato che era stato investito, certamente da ore: aveva perso un Corno nell’urto, un ematoma gli impediva di aprire quell’occhio, leggendo i segni nell’erba aveva certamente passato la notte trascinandosi nel fosso; una signora che si era fermata con noi ha chiamato i vigili che sono arrivati alcuni minuti dopo, non so che fine ha fatto ma lo immagino ☹ .   So invece che cosa avrei voluto fare al “vecchietto” che in Ape-Car  è passato avanti ed indietro alcune volte, per poi fermarsi a chiederci se avevamo visto un Capriolo in giro, è ripartito subito, senza piu ripassare, quando gli ho detto che avevavo chiamato i vigili. Era un bel maschio di circa 3 anni, veramente bello, parlo del Capriolo. Questi sono i casi in cui non ho alcun piacere di incontrarli, vado invece spesso a cercarli, armato di zoom 70/300mm e macchina digitale, talvolta appostandomi a favore di vento, le foto non hanno importanza, il bello e vederli; alcuni anni addietro, andando spesso durante l’inverno, una femmina si era forse abituata alla mia presenza e mi permetteva di avvicinarla ad una distanza inferiore, talvolta restavamo a guardarci a vicenda mentre continuava a brucare. Questa è la caccia che preferisco

L’incontro ravvicinato con una coppia di cervi lo ho avuto invece nel 2009 in provincia di Pordenono, bellissima esperienza. Mentre mi “nascondevo” per fare da cavia in una ricerca simulata con Unità Cinofile, aggirando la zona di ricerca, facendo attenzione alla direzione del vento per raggiungere un nascondiglio adatto, ci fù un movimento brusco a pochi metri da me: un grosso animale spaventato scappava mostrandomi solo un gran “culo” chiaro ed una testa senza corna; una frazione di secondo dopo, quello che vedevo era una gran testa con due grandi occhi e dei bellissimi palchi, a 4/5 metri da me, ci guardammo per alcuni secondi, poi, educatamente, ci avviammo con estrema calma in direzioni opposte. Evidentemente ero arrivato veramente a favore di vento.

Pochi i Camosci. Salendo verso il passo Volaia dal rifugio Tolazzi, nei pressi dei ruderi della vecchia caserma, ad inizio marzo del 1998 la medesima scena di cui sopra la vissi con un Camoscio, non riuscii a fotografarlo, data la sorpresa ed il piacere di scambiarci sguardi reciproci di curiosità ed ammirazione. Dopo esserci ammirati (almeno spero che il suo fosse uno sguardo di ammirazione) si voltò e risalì velocemente nella direzione del rifugio. Più frequentemente li ho visti, ma mai in incontri ravvicinati, salendo dalla ValentinAlm dal versante austriaco. In un’altra occasione ne ho visto uno, ma da molto lontano, solo con cannocchiale, sopra Malga Pramosio.

Con i cinghiali non ho mai avuto incontri troppo ravvicinati, mai più di 10-15 metri (PG, TO ed UD), e mi va bene così, le due fotografie sono scattate la prima a Lisciano Niccone, in Umbria, si trattava di un gruppo composto da 2 femmine, il maschio e due gruppi di piccoli; la seconda fotografia e stata presa vicino al Castello di Stupinigi (TO). E’ comunque un animale che non mi piace ….neanche da mangiare.

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