Francia

Una singola visita sino ad ora: PARIGI. Viaggio tra il 16 e 19 gennaio 2018 integralmente organizzato da noi, obiettivo: seguire le tracce di Amelie e visitare alcuni cimiteri monumentali omaggiando personaggi famosi e non, oltre a scoprire una città che avevo sempre evitato. Nel programma una sola certezza: NO LOUVRE:  con così poco tempo non mi chiudo in un museo, quando tutta la città in sè è gia un museo.

16.01 Martedì – Partiamo da Venezia con volo EasyJet alla volta di Orly, dove atterriamo alle 11.20, ed in taxi raggiungiamo l’ Hotel REGYN’S Montmartre, che sarà la nostra base. Usciamo subito per raggiungere il Cimitero di Montmartre. Dopo aver tentato di mangiare qualche cosa al CAFE’ DES 2 MULIN ed esserne scappati dopo aver constatato il tipo di accoglienza stile “Entrate che vi mungiamo”, proseguiamo passando davanti al Moulin Rouge, per arrivare ad un ristorantino, con personale cortese, dove mangiamo BENE pagando il giusto: si chiama TIFINAGH. Rifocillati entriamo al Cimitero di Montmartre, per tuffarci nella storia e nella cultura; tra le varie tombe ne vedo una ricoperta di fiori recenti, è circondata da persone silenziose, sembra sia appena terminata una sepoltura ed è proprio così! Rimango sorpreso leggendo il nome: France Gall. Ho suoi dischi, ho ascoltato spesso sue canzoni, due in particolare “Ella elle l’a” e “Quand le desert avance“.  Che strana sensazione trovarmi lì e leggere il nome noto.  Dopo un paio d’ore di visita proseguiamo sotto la pioggia che ha iniziato a cadere intensa.  Risaliamo verso la collina di Montmartre ed arrivati al AU MARCHE DE LA BUTTE la pioggia smette, per il nostro arrivo? Non lo saprò mai ma da quel momento posso dedicarmi alla fotografia. Il quartiere offre angoli affascinanti ed inaspettati, scorci di vita come due ragazzi che si baciano in un angolo ai piedi di una scalinata, manifesti affissi sulle pareti; si sta facendo buio, si sono accese anche le luci dei lampioni. Ora l’obiettivo è “cenare”, molti ristoranti son chiusi, altri ci dicono che stanno chiudendo, decidiamo di prendere un aperitivo in un bel bistrò e conversiamo con una ragazza che mastica l’italiano, è immigrata, ci racconta di essere arrivata in Italia ed averci trascorso un periodo prima di scappare in Francia, ora vive e lavora qui, è il RADEVZ VOUS DES AMIS. Saliamo lungo una scalinata, attraversiamo Place Tartre, proseguendo ancora sino a trovare la LA MAISON ROSE‘ e qui mangiamo bene! Dopo cena raggiungiamo la terrazza del Sacro Cuore per ammirare da lì le luci di Parigi, uno spettacolo che gustiamo per breve tempo dato il vento ed il diluvio che arriverà di lì a poco e dai quali ci ripariamo entrando nella basilica, un’ottima occasione per visitare anche quella. All’uscita la pioggia è cessata, continua il vento, l’aria si sta ripulendo ed è buon auspicio per il giorno seguente, rientriamo all’albergo fotografando, qua e là, il quartiere semideserto.

17.01 Mercoledì – La stazione Metro di ABBESSES e subito sotto l’albergo: si Parte alla volta di PERE LACHAISE. Una mattinata dedicata a personaggi internazionali della Storia, Arte e Cultura, il mio obiettivo principale: salutare GERDA TARO, personaggio che conoscevo ed ammiravo da anni prima che un romanzo la presentasse, oltre a Lei salutiamo (in ordine casuale e non di apprezzamento) MODIGLIANI, PETRUCCIANI, COLETTE, WILDE, NOIR, GILL, ABELARD ed ELOISE, ROSSINI…., arte, cultura, storia.  Usciti dal Pere Lachaise, in autobus, raggiungiamo Place des Vosges e nelle vicinanze pranziamo, al DICE Caffè, ben gestito da una coppia, lei Francese lui Italiano. Rifocillati continuaimo il Tour a piedi verso la chiesa di San Gervasio, Pont Notre Dame, Place Dauphine, Pont Neuf e visita la “Sainte-Chapelle” dove restiamo sorpresi ad ammirare ciò che non pensavamo fosse così bello. Da qui raggiungiamo e visitiamo Notre Dame per poi proseguire lungo le bancarelle dei Bouquiniste. Ora ci tuffiamo nel Quartiere Latino per cenare in un ristorante che è risultato una delusione: il Saverurs de Savoie / Le Vingt, altra “mungitoria” per turisti. Scontenti della cena ed infastiditi dal servizio proseguiamo a piedi gustando la serata limpida e rifornendoci di Macarons alla Maison Larnicol in Rue de la Harpe, prima di prendere il Metro diretti alla Torre di Montparnasse, dalla cui terrazza ammiriamo il panorama guardando le luci della Torre Eiffel e scoprendo i monumenti illuminati della città, per poi rientrare in albergo.

18.01 Giovedì – La mattina ci costringe modificare il Programma che doveva iniziare con il Pantheon. Solo quando siamo all’ingresso scopriamo, con disappunto che, quel giorno, aprirà il pomeriggio: al mattino è riservato ad una “visita particolare”. Ripieghiamo allora sulla vicina chiesa di Saint-Étienne-du-Mont che non pensavamo fosse così interessante e da qui ci spostiamo all’ Hôtel des Invalides dove visitiamo la Tomba di Napoleone che non mi colpisce, al contrario trovo interessante quella del Mareschiallo Foch,  poi passiamo al Museo e alla Cappella e terminate queste visite, nuovamente in autobus, torniamo al Pantheon dove visitiamo con “ossequio” alcune personalità ivi sepolte ed una “non presente” perchè mai ritrovata dopo la scomparsa: “Antoine de Saint-Exupery“ ho letto il suo Piccolo Principe in 5 lingue.  Terminata la visita andiamo a cena nel Quartiere Latino per poi continuare i nostri peregrinaggi. Troviamo il RELAIS ODEON che ci dà la sensazione di essere estremamente turistico, mangiamo comunque discretamente. Dopo cena la tappa obbligata è la Maison LARNICOL per il dessert: i “Macarons da passeggio”, poi in autobus andiamo al Trocadero. Che caos, che fastidio l’insistenza di quei venditori. Inizia subito a piovere e ci viene la pessima idea di rifugiarci al vicino Cafè Kleber: ci fanno accomodare al tavolo e non ci degnano di interesse sino a quando, dopo aver visto servire 3 tavoli arrivati dopo di noi, non ci alziamo per uscire, allora si, arrivano a chiederci cosa vogliamo ordinare! Che servizio impeccabile!  In autobus raggiungiamo Place Pigalle e nelle vicinanze ci accomodiamo in un baretto: Aux Noctambules, aria ambigua, poca luce, ma veniamo serviti con cortesia e gentilezza, iniziamo con un paio di Irish Coffee poi… continuiamo, sino a quando “s’è fatta una certa” e rientriamo all’hotel a preparare la valigia.

19.01 Venerdì – L’ultimo giorno lo dedichiamo a Montmartre, iniziamo con una colazione in una brasserie davanti all’albergo, poi da Place Abesses risaliamo i vicoli passando dalla piazza con il busto di Dalidà  e di lì scendere sino alla stazione Lamark, sulle tracce di Amelie. Guardiamo le vetrine di alcuni negozi di libri e di verdura, un barbiere…. tutti con arredamento attraente, poi risaliamo verso il Sacro Cuore dove visitiamo anche Saint Pierre de Montmartre. Sotto alla basilica ci fermiamo a guardare la gente, molti turisti e molti …. Rom, donne e ragazze che fingono di raccogliere firme per…. non sanno neanche loro cosa. Decidiamo di pranzare al LE RELAIS GASCON dove mangiamo “Veramente Bene”, il dolce lo prenderemo alla Pasticceria sottostante, poi è già ora di ritirare i bagagli, chiamare il Taxi e raggiungere l’aeroporto di Orly; si torna a Venezia e poi a casa, alla vita quotidiana, decollando da Orly un cielo sereno ci presenta il tramonto sopra una Parigi illuminata.

Non mi pento di aver evitato Eiffel e Louvre, sono soddisfatto di aver “vissuto” Montmartre nei diversi momenti della giornata; ho “salutato” Autori e Personaggi che sono entrati nelle mie letture, ritagliandosi un posto nella mia memoria diventando così parte della mia cultura personale,  Antoine, Victor, Gerda …. Leggerò “La Ragazza con la Leika” pochi mesi dopo, il libro non mi piacerà, continuerò a considerare il personaggio come lo avevo conosciuto prima di leggere quel libro, apprezzandola per quello che avevo letto prima circa la sua vita ed il suo incidente oltre che per alcune sue fotografie. 

Alcune mie fotografie da FLICKR

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