Lisbona 1998

Lisbona, per ora l’unica volta in Portogallo

20.10 Martedì – Alle 6.30 si decolla da RONCHI (FVG) per Milano Linate, da dove proseguiremo per Lisbona. All’arrivo, nel primo pomeriggio, raggiungiamo l’albergo AVENIDA PALACE con la navetta dallaereoporto. L’albergo si trova nei pressi della stazione ferroviaria di Rossio proprio sopra una stazione della metropolitana, ottima posizione. Proviamo subito l’elevador di Santa Giusta per passeggiare nel Barrio Alto. Ceniamo al Ristorante ALFAIA per rientrare a piedi attraverso la Baixa.

21.10 Mercoledì – Usciamo di prima mattina ed acquistiamo le LISBON CARD per tre giorni, ci permettono di muoverci su tutta la rete di Trasporto Pubblico cittadina e di accedere ad alcuni siti e musei.  La prima tappa sarà la Torre di Belem ed il Vicino Monastero des Jeronimos, per poi visitare il Museo della Marina. Oltre a questo, tra parchi e giardini c’è molto altro da vedere!

22.10 Giovedì – Oggi è la volta del Centro, l’Alfama solo a nominarlo mi risuona l’omonima canzone dei “Madredeus”. Giriamo il quartiere in lungo ed in largo, scendiamo e risaliamo in Tram, raggiungiamo il Museo dell’Azulejos per risalire nuovamente al Castello di Giorgio dove, seduti su una panchina staremo ad ammirare il panorama sulla città poi ci immergeremo in un mercatino di oggetti usati.   … il tutto con i Madredeus che mi accompagnano nel mio sottofondo. Scendiamo ancora con il Tram 28 poi raggiungiamo l’elevador de Gloria prima di rientrare in albergo a cambiarci e ripartire alla scoperta della città.       Nuovamente su con l’elevador poi camminiamo senza meta sino a quando ci incontriamo in un piccolo ristorante che ci assorbe come un buco nero, il BACCARA’  Campo Martires da Patria 25, non ci lascierà “buchi” nello stomaco!

23.10 Venerdì – Raggiungiamo in autobus la zona dell’ Acquedotto delle Acque Libere che percorriamo in tutta la sua lunghezza ed altezza, partendo da Rua dos Arcos ammirando il panorama, per uscirne dalla parte opposta poi si prosegue in Autobus e Metro, alla volta di Campo Pequeno, la vecchia Arena e poi nuovamente all’Alfama che ci ha conquistati.

24.10 Sabato – Scaduta la Lisbon Card ci dedichiamo al centro Storico, in giro per la Baixa e Barrio Alto facendo acquisti, così trascorriamo tutta la giornata per rientrare in albergo carichi di regali a preparare la valige.     Nel tardo pomeriggio un richiamo lontano inizia a risuonare nella nostra mente reclutando con se anche lo stomaco ed attivando un leggero languorino, suona più o meno così: “Baccara… Baccara… ” e ci sovvien…: è il nome di un buon posticino. E’ l’ultima sera a Lisbona e decidiamo per una serata gustosa. Assunta si veste elegante, i preparativi iniziano prima del tramonto ma usciamo che è buio. Raggiungiamo l’ Elevador e via ! … neanche a metà della salita si blocca, GUASTO!  Che facciamo?  Scendiamo cerchiamo altro?  “ASSOLUTAMENTE NO, SALIAMO A PIEDI ! ” intima Assunta pur se 10cm piu alta del normale! La cena sarà Ottima, la serata pure, al rientro l’elevador sarà in servizio.    

25.10 Domenica – Sveglia presto e colazione, Alfama ci chiama ancora e lo andiamo a salutare. Con il “28” risaliamo e passeggiamo ancora per le stradine del quartiere, scendendo a piedi per ritirare i bagagli all’albergo e poi, con al Navetta raggiungiamo l’aeroporto da dove decolliamo alle 14.00. Il viaggio ed il soggiorno sono stati splendidi il volo pure. Nessuno ci ha avvisati che l’inferno inizia appena atterrati e lo scopriamo da noi: quella mattina hanno aperto MALPENSA! Avrò molto tempo a disposizione per assistere a scene che un umano non potrebbe mai immaginare se non dopo averle viste e vissute.     Avremmo dovuto arrivare a Ronchi per le 21, saranno invece le 5 di mattina del giorno dopo;  le valigie neanche pensarci, devo andarle a ritirarle all’aeroporto di Ronchi alcuni giorni dopo. Con me ALITALIA ha chiuso con questo volo,  lo stesso vale per MALPENSA. L’opinone relativa al ministro competente in quel periodo, fornito di cognome da gerundio presente del verbo che rappresenta la considerazione per i passeggeri in transito in quelle giornate, da allora è ad un livello pari al grado di ebollizione dell’Azoto Liquido. Se questa compagnia “stracotta” fosse stata ceduta nel 2008 ad Air France, per noi cittadini ci sarebbero stati alcuni miliardi di costi in meno, invece, in nome dell’ “Italianità” di aziende decotte, danno a bere di tutto a chi ci crede, facendo pagare a noi, ma questo è un altro discorso. Lisbona… è stupenda: ci tornerei, ci tornerò?

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