Non si sfugge alle proprie paure. Quella che provo per i serpenti non è proprio paura, ha piuttosto le sembianze di Terrore! E’ con questa energia che spesso li vedo prima di chi è con me. In inverno giro ovunque tranquillo, tra primavera ed autunno l’ansia e spesso mi accompagna; qualcuno in passato mi prendeva in giro sostenendo che, con la mia fortuna, sarei diventato famoso scoprendo “Il Serpente delle Nevi”: quello che si aggira, in inverno, con sciarpa e berretto di lana nelle stesse lande da me frequentate.
Non so a cosa sia dovuta la paura, so che, quando ho la possibilità di scorgerli da lontano, riesco ad avvicinarmi pur con rispetto; il problema scoppia quando mi trovo improvvisamente, senza preavviso, a distanza ravvicinata. Conoscendo questo mio “limite” cerco di saperne più che posso, ma la necessità della “distanza di rispetto” permane. La cosa interessante poi è che il problema si presenta solo per chi striscia, non esiste invece con le Lucertole e Ramarri.
Raramente ho visto Vipere in libertà ne ricordo una, impressa nella memoria e “nell’onore”. Una “domenica delle Palme”, in Slovenia, sul versante sud del Monte Stol. Con l’allora fidanzata camminavamo in salita lungo una carrareccia, era una delle prime tiepide giornate di primavera. Fermatici a guardare il paesaggio stavamo conversando, abbassai lo sguardo proprio mentre questo esserino, non più lungo di 30cm stava tranquillamente zigzagando a pochi centimetri dalla punta del mio scarpone, una colorazione strana, variava tra verdognolo e marrone con macchie scure, in contrasto, sul dorso. URLO + SALTO ALL’INDIETRO mi dimostrarono le mie capacità di fare più cose contemporaneamente: “multitasking”! La fidanzata mi guardò chiedendomi cosa accadesse, ma non riuscendo a risponderle non lo apprese subito, tentai comunque di indicare quella cosa che strisciando aveva raggiunto l’erba al bordo della strada iniziando ad arrampicarsi sulla roccia; solo a quel punto la vide e mi rimproverò per una reazione simile con una cosa così piccola a 3 metri da me. La ragazza la lasciai poco tempo dopo! Per quanto riguarda il serpentello, NON era assolutamente un Colubro di Esculapio data la testa completamente staccata e triangolare e la coda che terminava immediatamente.
Un secondo incontro, meno adrenalinico, lo feci scendendo dal Rifugio Lambertenghi Romanin in Friuli Venezia-Giulia. Per chi conosce la zona, poco dopo il punto dove il sentiero incrocia il Rio Landri e ci si trova un abbeveratoio. Fermatomi per serrare meglio lo scarpone, mi passò vicino una cosetta da 20cm di lunghezza, questa la vidi bene mentre si avvicinava e mi passava vicino allo scarpone ebbi quindi il tempo di vederla bene, nelle fessure degli occhietti, e restare tranquillo. Tranne questi incontri tutto il resto si riassume in: Carboni, Saettoni (Colubro di Esculapio) Natrici, forse Coronelle, ma non ne avrò mai la certezza. Un caso dubbio (forse Vipera, forse Coronella) mi capitò nel 1999 sopra Cason di Lanza salendo verso il Passo, pochi metri prima della deviazione per la Grotta D’Attila. Era Giugno, una giornata ventosa ma soleggiata, io davanti, Mida mi seguiva come un’ombra, Assunta arrancava 30 metri più indietro. Sul sentiero davanti a me trovai una cosa lunga ed arrotolata, alzò la testa verso me allungando alcune volte la lingua. Mi colpì la colorazione: identica al fondo di terra del sentiero, con le chiazze nere in linea su tutta la schiena, non volli chiedere “chi va là, Amici o Nemici?”, girai sui tacchi, fermai Mida che voleva continuare, raggiunsi Assunta e cambiammo strada!
Un’esperienza “pesante” per le mie coronarie l’ho avuta nel 1995 all’isola di Creta. Un’amica di origine greca disse poi che “lì non ci sono serpenti”, evidentemente o quello non ne era informato o era qualcosa che da serpente si era camuffato. Nei pressi di Eluonda, nord est di Creta, avevamo trovato una baia isolata, con fondale basso su rocce quasi piatte e stratificate, dopo aver fatto il bagno mi crogiolavo al sole, seduto su una roccia con i piedi a mollo. beandomi di quella pace; casualmente abbassai lo sguardo mentre una cosa lunga e nera con chiazze rosso/ruggine passava tra i miei piedi senza toccarmi per scomparire sotto la roccia su cui stavo seduto. In queste situazioni le mie abilità “multitasking” si attuano perfettamente: UURLO + FUGA ! Assunta, si trovava su una roccia di fronte a pochi metri e mi raccontò di aver visto, al mio segnale sonoro, quando per me “si scatenò l’inferno”, il serpente che si arrotolava nell’anfratto sotto di me, fu Lei a tornare recuperare tutto ciò che avevo abbandonato sul posto e che non so se avrei avuto il coraggio di tornare a recuperare. Fui io che, assieme a Lei, scacciai il terrore con una buona mangiata di pesce annaffiato da abbondante Rezina.
Non sono un erpetologo, conosco in teoria alcune differenze tra Vipere ed il resto del genere nazionale, quali la forma dell’occhio, la lunghezza della coda…. Ma quando mi trovo a tu per tu, senza preavviso non riesco a concentrarmi su questi particolari, che percepisco solo quando ho smesso battere i denti, e, se quel essere affusolato è ancora lì, allora riesco ad avvicinarmi. Ne ho visti e fotografati alcuni, noti talvolta solo in linea generale, per altri ho chiesto informazioni in seguito. Quando ho la possibilità di osservarli ci provo: Il reptilarium di Klagenfurt e lo Zoo di Vienna li ho già provati. In un paio di occasioni dei “cuccioli” di “Carbone” sono venuti a farci visita in garage, a parte lo spavento iniziale, una volta realizzato di cosa si trattasse, sono sempre riuscito ad indicargli la strada per il giardino. La cosa certa è che, una volta tranquillizzato ammiro con piacere le forme ed i movimenti di questi animali che talvolta incontro nel corso di alcune passeggiate nella Bassa Friulana. Nelle fotografie alcuni incontri che ho potuto “immortalare”, mi piace in particolare quella della Natrix che nuota con al rana in bocca. Alcuni “meeting” li ho avuti in Austria mentre in Marocco mi sono invece mosso con più attenzione ed in una occasione assoldando una “Guardia del Corpo”.
SAURI – Fotografie




SERPENTI – Fotografie








