Unica. La conosco da quando ero bambino, avevo Zie e Cugini che ci abitavano ed i miei genitori mi ci portavano spesso. Ci sono tornato in innumerevoli occasioni, da solo od accompagnando amici a visitarla, ad ogni visita vado alla ricerca di angoli nascosti o diversi, scoprendo sempre nuove sensazioni. Una città splendida, ma resa invivibile dell’eccessivo afflusso turistico e della maleducazione di molti di loro. Le navi? Non ne parliamo! Con il tempo ho imparato che va evitata nelle stagioni di punta: la adoro in inverno e nel tardo autunno, la sopporto in primavera lontano dalle festività, la evito in estate e per il carnevale. Che cosa mi piace? facile dirlo, LA CITTA! L’ho sempre visitata con gite da una sola giornata, arrivando in treno od in macchina, se in macchina posteggio solitamente a Punta Sabbioni per poi raggiungerla con la motonave che da Punta Sabbioni porta a San Zaccaria con fermata al Lido. In due occasioni mi ci sono fermato pernottandovi per alcune notti: nel 2007 per lavoro e nel 2016 per una breve vacanza alla PALAZZINA VENEZIANA.










Nel 2016 ho voluto trascorrere un lungo fine settimana, da turista, cercando di ottimizzare le visite ed il tempo: volendo arrivare in treno al mattino presto ho chiesto alla B&B dove avrei pernottato la possibilità di lasciare i bagagli in deposito ancor prima di prendere le camere, e di poterle lasciare in deposito l’ultimo giorno, per riprenderle la sera prima di raggiungere la stazione, sono stati disponibilissimi così ho confermato la prenotazione. Mi sono organizzato acquistando dal sito VENEZIAUNICA i Biglietti per il Trasporto pubblico per 3 giorni, per le Visite ho acquistato il CITY PASS valido 6 mesi che include l’accesso a 11 musei ed il CHORUS PASS per l’ingresso ad una serie di chiese, quest’ultimo valido 12 mesi dalla emissione, l’ARSENALE è a parte così ho prenotato pure quello anche se è visitabile solo il Museo delle Navi. Pare che il Week-end invernale sia stato ben Programmato. Per il resto sarà scoperta ed improvvisazione!
E’ il 6 gennaio, la “befana” è passata, ora arriviamo noi! Alle 9 scendiamo dal treno, e ritirati biglietti per i mezzi pubblici, Pass e quant’altro raggiungiamo la PALAZZINA VENEZIANA in pochi minuti, facciamo chek-in e ci assegnano subito una stupenda camera, all’ultimo piano con una enorme “terrassa”, la occuperemo la sera. Proseguiamo lungo Lista di Spagna dimenticandomi che qui i locali sono economicamente impraticabili, pagato dazio, devio verso San Giovanni e Paolo poi ancora “pochi passi” e raggiungiamo le procuratie di San Marco per visitare al Museo CORRER, il tempo vola ma il Museo e grande, poi proseguiamo e troviamo anche il MUSEO DELLA MUSICA, interessante pure questo, nel frattempo abbiamo tentato di visitare qualche chiesa del percorso CHORUS, che ci anno delusi: alcune chiuse, alcune con personaggi anacronistici che prima urlano e poi con toni indisponenti intimano di non fotografare spiegando che è vietato, altre ancora con addetti più flessibili ci permettono di fare qualche foto all’interno purchè non si usi il lampeggiatore (non lo uso mai da anni, in nessuna occasione). Raggiunto e scavalcato il Ponte dell’ACCADEMIA proseguendo per calli, canali e…. vaporetto diretto a RIVA DEGLI SCHIAVONI. Il cielo si è schiarito, sembra annunciare un bel tramonto, andiamo a fotografare, così, tra Riva degli Schiavoni e Piazza San Marco si fa sera… nel frattempo si è unito a noi un certo languorino. Dopo anni di frequentazioni so cosa cercare… passeggiata, vaporetto… Cicchetti e Cicchetti e Cicchetti sino all’albergo. Ci concediamo ancora una passeggiata lungo il canale per un digestivo prima di rientrare, impadronirci della camera, ed apprezzare la vista dalla terrazza.
07.01 Giovedì – Ci alziamo riposati e dalla terrazza constatiamo che la giornata è nebbiosa, No Problem! La colazione è ottima. In Vaporetto da san Marcuola ci dirigiamo verso la BASILICA DEI FRARI, è una delle mie preferite da sempre: splendido il Coro, interessanti le tombe monumentali poi proseguiamo diretti al Canale della Giudecca, per strada troviamo anche uno squero che non conoscevo. Attraversata la Giudecca pranziamo al PONTIL DEA GIUDECA, una piccola trattoria con piacevole sottofondo in dialetto Veneziano! Rifocillati proseguiamo alla volta del Redentore e poi di nuovo in Riva degli Schiavoni, in tanti anni che ci vengo è solo la seconda volta che trovo nebbia, devo immortalare l’effetto.
Resta ancora tempo per il Museo di CA REZZONICO dopo il quale fotografie alle luci di Campo San Barnaba e passeggiata, siamo abituati a camminare. La passeggiata, con pause fotografiche, ci porta sino al ponte dei Tre Archi e lungo il canale ci immergiamo in una trattoria dove ceneremo, non bene, ma almeno non turistica. Poi ancora una passeggiata per concludere con amaro e Buon Riposo!
08.01 Venerdì – La colazione è stupenda! Con pochi passi siamo a San Marcuola ed in vaporetto raggiungiamo San Zaccaria per visitare il PALAZZO DUCALE subito, all’apertura. Poi percorriamo tutta la Riva sino all’ARSENALE a visitare il “PADIGLIONE DELLE NAVI”, bello! Un peccato che il resto dell’Arsenale non sia visitabile, sono riuscito ad entrarci una sola volta, nel 1988 con degli amici tedeschi, era il 4 Novembre, ma eravamo arrivati tardi quindi non avevo potuto vedere molto. Da quella volta non ne ho più avuto occasione; qualcuno mi aiuta ad esaudire questo desiderio? Usciti dall’Arsenale attraversiamo ponte del Purgatorio e ci addentriamo esplorando e trovando: LA BRAGORA ottima piccola pasticceria! Rifocillati continuiamo attraverso una zona che credevo sconosciuta, pochi metri più avanti provo un senso di DeJa-VU! Alcune case, alcune calli mi sono familiari… riaffiorano i ricordi, ci sono stato da bambino, ci abitava una mia zia, due cugini… una vita fa; ora so esattamente dove mi trovo e ricordo le ultime due volte che ci son stato, per due funerali, poi non ci ero più tornato. Raggiungiamo le Rive percorrendo quella calle che ho riconosciuto ed il Vaporetto ci porta a San Tomà, poi alla CASA di CARLO GOLDONI, interessante la struttura non altrettanto il museo; da qui, ancora in vaporetto, proseguiamo diretti a CA PESARO dove prendiamo un caffè ed un pezzo di torta prima di fiondarmi ai piani superiori: da anni aspettavo di poter visitare il settore di ARTE ORIENTALE ora lo farò! Lo ammiro, mi ci immergo è una raccolta splendida, in una sala mi siedo ad ammirare la vetrina davanti a me, non mi muoverei più! Stanno per chiudere e non posso restare lì a contemplare. Da San Stae a San Marcuola è solo una fermata, poi ancora a piedi verso altri Rii a cercare Osterie o Trattorie ispiranti, sino a quando incontriamo l’Osteria AL MARINER. Dopo cena rientriamo all’albergo attraversando il Ghetto nuovo.
09.01 Sabato – Sogno le che cantano per me Sirene! Sento le Sirene ma non sembra più un canto! Apro gli occhi e sento ancora le Sirene, mi lanciano un messaggio? Chiamano i marinai? No, è ACQUA ALTA! Mi affaccio alla terrazza incurante della pioggia e vedo che l’acqua ha coperto parte dei marciapiedi, le bancarelle sotto l’albergo sembrano a pelo d’acqua, calerà più tardi, intanto facciamo colazione! Raggiungiamo San Marcuola percorrendo una passerella e ci imbarchiamo alla volta del Mercato dove sguazziamo tra le pozzanghere prima di riprendere il vaporetto per San Marco. Il livello sta calando, il cielo schiarisce, l’effetto scenico dell’acqua ed i riflessi dei palazzi è particolare, ma avere l’acqua in casa è tutt’altro, lo sappiamo per esperienza diretta! Qui a Venezia però è diverso, ci convivono è frequente e, contrariamente a quello che è stato fatto a Rotterdam e San Pietroburgo, sull’estuario del Tamigi… qui sperperano, non i cittadini ovviamente. Prima che aumenti la ressa di turisti entriamo nella basilica, gia’ affollata. Anche in SAN MARCO e settata in modalità “Vietato Fotografare”. Forse, come per le scuse a “Galileo Galilei”, ci vorranno 500 anni dall’invenzione della fotografia prima che i tabù cadano… forse sono ottimista. Per ora facciamo quello che quasi tutti gli altri turisti fanno “Scattiamo comunque” …chi più chi meno. Forse un giorno capiranno che un turista medio paga volentieri 1 o 2 euro, talvolta anche di più, come “permesso di Fotografare” pur di avere il piacere di fare le “Proprie Fotografie” senza pretendere ceh acquisti quelle scattate da altri, sarebbe sufficente non utilizzare lampeggiatori; forse un giorno capiranno che sarebbe un’altra fonte di incasso …Forse! Fuori dall’Italia è una prassi, qui NO!
Resta ancora del Tempo alcune di quelle chiese del circuito Chorus…. Sperando di trovare custodi più attuali: San Giacomo dall’Orio è bellissima e … sono flessibili, Sant’ Alvise è bellissima e flessibile. Resta il tempo per rientrare in Vaporetto ritirare le valige e raggiungere la stazione… poi i Biglietti e salire in treno a riposare. Riposare NO! Una compagnia di 30/40enni in gita goliardica “Rallegrerà” delle loro sciocchezze ad alta voce tutto il vagone, sino a Portogruaro quando si toglieranno dai m….! Alla loro discesa i compagni di viaggio rimasti sospireranno di sollievo con noi. La maleducazione spesso si nasconde nei particolari: quelli di non rendersi conto che oltre a sè stessi esistono gli altri e che si può anche conversare senza gridare. Qualcuno, spiegandomi la civiltà, una volta mi aveva detto: La libertà personale termina dove inizia quella degli altri. Altri tempi.
Il successivo 22 maggio, in una bella giornata primaverile, ci prendiamo una giornata libera, alcuni dei biglietti acquistati in gennaio, di cui non avevamo ancora usufruito, sono ancora validi. Visiteremo l’interessante Museo di STORIA NATURALE, poi alla SCALA DEL BOVOLO, La avevo vista solo da fuori alcune volte in un paio di occasioni ci avevo accompagnato alcuni amici stranieri che non ne avevano mai sentito parlare e ne erano rimasti entusiasti, ora o saputo che è visitabile a pagamento e la voglio vedere meglio, la giornata è splendida, soleggiata e l’aria pulita, dalla terrazza il panorama sui tetti della città è bellissimo, ne è valsa la pena. Ho lasciato perdere la catena delle chiese, le prime due che avevo cercato di visitare erano ancora chiuse.





