E’ mia opinione è che la televisione, o meglio, una gran parte di quanto da alcuni anni essa propone, impedisce di pensare e ragionare con la propria testa, specialmente quando si dà per certa ogni cosa che ci viene sciorinata, quando lo spettatore, invece di pensare con raziocinio a quello che viene proposto e raccontato, si beve tutto ciò che sente. Nel marzo del 2017 un programma domenicale è stato per noi fonte di ispirazione. Come spesso accade in questo periodo, riusciamo a ritagliarci un fine settimana libero, quell’anno, non trovavamo ispirazioni originali, sino a quando, su Rai 3, abbiamo casualmente visto un servizio che parlava di BOMARZO e di alcuni luoghi particolari. Sino ad allora avevo sentito nominare questa località solo per un “Parco”. Il servizio in TV ci aveva “folgorati” indicandoci “La Via per Bomarzo”. Immediatamente era iniziata la ricerca di Informazioni e mappe della zona e 12 giorni dopo siamo partiti: Zaini, Scarponi, CANON e via! Hoops, dimenticavo la macchina con cui abbiamo viaggiato, pieno e Via! 523 km.
17.03 Venerdì – Arrivati verso le 13.30 abbiamo trovato uno spiazzo per posteggiare sulla SS675, vicino all’inizio di una carrareccia in discesa da cui si raggiungono subito le CASCATE DI FOSSO CASTELLO dove ci siamo dapprima divertiti a sgambettare sulle rocce per alcune fotografie per poi proseguire la passeggiata che in 1,9 km ci avrebbe portati alla Necropoli di Santa Cecilia. Un percorso affascinante, immerso nel verde, che attraversa una breve galleria scavata nella pietra, percorso che passa accanto a vecchi mulini abbandonati e strutture scavate nella pietra, sino a quando, dopo un ponticello, inizia una leggera salita. Arrivati ad uno spiazzo aperto ove si congiunge un altro sentiero, abbiamo proseguito in leggera discesa sulla destra e dopo un breve percorso scavato nella pietra siamo arrivati alla Necropoli, circa 50m di dislivello più in basso. Al rientro, lungo il medesimo percorso, abbiamo incontrato le prime persone della giornata, e tornati alle “cascatelle” anche altri “hobbysti” che, come noi, fotografavano. Persone cortesi, infatti ci siamo spostati reciprocamente per non entrare nelle inquadrature gli uni degli altri. La prima parte dei percorsi era fatta, ora restava da cercare B&B che avevo prenotato tre giorni prima. Era una bella B&B, ma con servizio non adeguato, per una notte non aveva importanza. Era ora di cena! Usciti dalla B&B e percorsi pochi passi c’era il ristorante PICCOLO MONDO. Cordiale l’accoglienza, ottima la cena, gustoso il prezzo, funzionante il pagamento con Carta di Credito.
















18.30 Sabato – Di prima mattina ci alziamo con l’intenzione di partire presto e dopo una, scarsa, colazione (per nostra fortuna avevamo scorte nostre), al momento di partire ci danno IL BUONGIORNO: la gestrice della B&B, dopo che per mail, a mia specifica mia richiesta, ci aveva confermato che era possibile pagare con Carta di Credito, ci informa che “la connessione non funziona” (La sera prima avevo pagato senza problemi al ristorante adiacente). Questa scusa l’ho sentita spesso in paesi considerati “meno evoluti” dell’Italia. la signora allora, ha una idea “fenomenale”, soprattutto per chi pensava di partire presto: ci suggerisce di “Andare in Banca a Prelevare”! ….in Banca? …di SABATO? ….con una Carta di Credito? Ma dove vive questa? Quale banca apre per me di sabato e mi dà soldi con una Carta di Credito per la quale non uso un pin? Cercando di mantenere la calma raccattiamo gli spiccioli che ci servono per questo pagamento ed alla signora servono a non pagare commissioni (giro sempre con meno contanti possibili dato che “IO” non ho necessità di nascondere i miei pagamenti e non voglio correre rischi con troppo contante) e diciamo “Addio” a questa struttura non professionale (dopo anni che viaggio per lavoro e vacanza, in Italia era la prima volta che provavo questa esperienza). In altri due casi, trattandosi di “Problema del Gestore”, mi avevano dato il Conto Corrente sul quale avevo poi bonificato l’importo, oppure, dato che al momento della prenotazione mi informo sempre circa la possibilità di usare la Carta di Credito, mi dicono più semplicemente “di non accettare Carta d Credito”: la chiamo “Correttezza”. Mai nessuno prima mi aveva confermato la prenotazione ed il pagamento elettronico per poi “cambiare idea” mi era accaduto solo prenotando tramite un noto sito di “Prenotazioni” online tramite il quale non opero più. Risolta la sgradevole esperienza, bisogna camminare per sbollire il nervoso, così raggiungiamo il punto di inizio del percorso che ho trovato su una mappa e lasciamo la macchina. Indossa gli scarponi, …carica lo zaino, …avvia il GPS e … cammina, cammina … ci addentriamo, lungo una stradina sterrata, in una vegetazione più bassa e meno fitta di quella del giorno prima. Tra andata e ritorno percorriamo meno di 2km, con un paio di deviazioni una delle quali ci porta ad una struttura di due piani, anch’essa scavata nella roccia e raggiungiamo la PIRAMIDE ETRUSCA ci appare in mezzo alla vegetazione: un unico blocco di tufo, ricoperto da muschio, nel quale sono scavati dei gradini che portano, dopo un paio di terrazze, alla sommità alcuni metri più in alto. Il rientro alla macchina è velocissimo, ed ora che si Fa? In pochi km siamo al PARCO DEI MOSTRI, ma dopo 1 ora di passeggiata in una ressa di visitatori chiassosi, optiamo per salire in macchina e ripartire. Abbiamo prenotato per 2 sere a San Galgano (SI) dove la connessione della Carta di Credito funzionerà perfettamente, per strada ci fermeremo a visitare Sant’Antimo.









